Perché il nome delle piante cambia?


La bellissima Zephyranthes minuta uan volta veniva chiamata Zephyranthes grandiflora


(
The Garden – luglio 2014)

Autore:
Christopher Whitehouse
Traduzione di Mariangela Barbiero

 

Nonostante il disagio ci sono importanti ragioni scientifiche
dietro ai cambiamenti della nomenclatura delle piante
e talvolta possono addirittura essere utili ai i giardinieri

 

I settembrini sono più che noti alla maggior parte dei giardinieri. Il nome comune comprende due specie e le loro cultivar, che fin dai tempi di Linneo (più di 250 anni fa) sono conosciute col nome botanico di Aster novi-belgii e Aster novae-angliae. Ma dal prossimo anno l'RHS, d'accordo nel seguire la raccomandazione dei botanici di tutto il mondo, userà rispettivamente i nomi Symphyotrichum novi-belgii e Symphyotrichum novae-angliae.
Posso già sentire i cori di obiezioni, e il ritornello "perché continuano sempre a cambiare i nomi?". Quindi, ecco l'opportunità di spiegare perché i nomi cambiano, e chi prende questa decisione.

Perché usiamo i nomi scientifici?

Anche se i nomi comuni potrebbero essere più facili da pronunciare, è opinione condivisa che per parlare con accuratezza di una pianta si dovrebbe usare il nome scientifico. I nomi comuni variano a seconda delle lingue e perfino dei dialetti; riconoscereste un aster de Virginie (in Francia) o una Michaelmas daisy (in Inghilterra)? I nomi scientifici, al contrario, sono adottati in tutto il mondo perché seguono regole fisse secondo il Codice Internazionale di Nomenclatura e il Codice Internazionale di Nomenclatura per Piante Coltivate.

Perché i nomi cambiano

Ficaria Verna è il nuovo
nome del Ranunculus ficaria

Ci sono due tipi di cambiamento dei nomi: nomenclatorio e tassonomico.
I primi si basano su regole internazionali che governano i nomi, le quali stabiliscono che un nome deve essere usato di preferenza a un altro. Queste decisioni sono chiare; il nome corretto è quello che noi (RHS) seguiamo. Per esempio, le regole stabiliscono che dobbiamo usare il primo nome pubblicato della specie. Di conseguenza, una pianta che fino a poco tempo fa si chiamava Zephyranthes grandiflora (che significa Zephyranthes dai grandi fiori) ora è nomenclata Zephyranthes minuta. Questa bizzarra situazione si è venuta a creare perché quando è stata nomenclata per la prima volta, si pensava che la pianta fosse un Amaryllis, ma di un tipo inconsueto a fiori piccoli e fu quindi nominata Amaryllis minuta. E' da molto ormai che sappiamo che la pianta è una Zephyranthes ma la seconda parte del nome deve ritornare all'originale minuta. Potrebbe non piacerci questo nuovo nome, ma l'ignorare le regole internazionali potrebbe generare il caos, dacché ognuno potrebbe scegliere i nomi come più gli aggrada.
Le decisioni tassonomiche generano maggiori controversie. Il ruolo della tassonomia è quello di classificare gli organismi in gruppi differenti. Questi gruppi (correttamente detti "taxa" o al singolare "taxon") comprendono famiglia, genere, specie, sottospecie, varietà e cultivar. I botanici aggiornano continuamente il loro metodo di classificazione delle piante. Nel passato questo era per lo più basato sulle caratteristiche visibili, ma la genetica ha apportato nuove prove. Di conseguenza i botanici hanno riclassificato le piante in modo che riflettano le recenti relazioni evoluzionistiche: cioè, quelle piante più strettamente imparentate l'una all'altra di quanto non si ritenesse in origine sono ora accorpate nello stesso gruppo. Questo dovrebbe portare a un futuro di stabilità, ma al momento siamo in un periodo di cambiamenti.
La tassonomia lavora con il consenso generale, se un botanico propone una cambiamento di classificazione, si tratta soltanto di una raccomandazione. Se la nuova classificazione sarà sentita come utile e basata su buone prove, allora altri la useranno. Altrimenti sarà con tutta probabilità ignorata. Nuovi nomi basati su decisioni tassonomiche possono provenire da botanici che suddividono i taxa in taxa più piccoli (come la decisione di riconoscere il Ranunculus ficaria in un nuovo genere Ficaria piuttosto che in Ranunculus) o essere causati dal raggruppamento di taxa più piccoli in uno stesso taxon (come è stato fatto mettendo Fortunella e Poncirus in Citrus).

 

Come si decide

 

Aster novi-belgii
'Professor Anton Kippenberg'

Se i cambiamenti tassonomici sono semplici raccomandazioni, chi sceglie quali bisogna seguire? Per l'RHS, il compito è affidato al Nomenclature and Taxonomy Advisory Group (NATAG), formato da esperti in orticoltura, edotti su come i Codici lavorano e nel mondo botanico e nel mondo orticolo, e aventi grande familiarità con le piante da giardino. Mettendo insieme più persone, ci sarà sempre qualcuno avente dimestichezza con le piante in questione. Il NATAG ha anche una rete di esperti esterni a cui fare riferimento, e sono benvenuti i contributi di chiunque abbia un'opinione su quale nome dovrebbe essere usato. Le decisioni prese dal NATAG sono riportate nell'ultima edizione dell'RHS Plant Finder.
Quindi, quando vengono proposti cambiamenti sostanziali alla classificazione di importanti piante orticolturali, il NATAG esamina le prove e considera il punto di vista di altri botanici del mondo. Cosa ancora più importante, il NATAG decide se il cambiamento è utile all'orticoltura, non necessariamente per l'immediato presente, dato che raramente i cambiamenti sono benvenuti, ma per il futuro, affinché il mondo dell'orticoltura non finisca con l'usare nomi diversi dal mondo della botanica.

 

Perché alcuni nomi di Aster stanno cambiando

Dal 2015 l'RHS classificherà
lo sgargiante
Aster novae-angliae
'Andenken an Alma Pötschke'
come un Symphyotrichum

Pertanto, cosa c'è di sbagliato in Aster e chi se n'è venuto fuori con Symphyotrichum?
Quando il naturalista Linneo descrisse il genere Aster vi incluse 30 differenti specie. Nel corso degli anni, alcune di queste specie sono state separate in altri generi, come Boltonia, Callistephus (Astro cinese o annuale) ed Erigeron, tutti generi ora accettati. Ciononostante, fino a poco tempo fa, una ventina tra le specie di Linneo rimanevano nel gruppo degli Aster, il quale per allora comprendeva circa 250 specie tra Europa, Asia e Nord America.
Negli anni Novanta, gli studi suggerirono l'idea che le specie nordamericane di Aster erano più strettamente imparentate con altre composite americane, come la Solidago. Anche il lavoro molecolare e le evidenze genetiche confermarono questa conclusione. Le specie nordamericane di Aster furono quindi separate dagli Aster e inserite in generi più piccoli, il principale dei quali per i giardinieri è il Symphyotrichum.

 

L'adozione di un nuovo nome

Se ha un senso biologicamente parlando, cosa dire riguardo al nome? Sicuramente si sarebbe potuto scegliere qualcosa di più semplice da dire. Purtroppo, questo è il momento in cui entrano in gioco le regole della nomenclatura. Le quali stabiliscono che deve essere adottato il primo nome usato per definire il genere. Nel nostro caso, il nome Symphyotrichum fu coniato da Christian Nees von Esenbeck nel 1832 e significa "peli che si uniscono", in riferimento alla percezione dei peletti del seme che sembrano fusi verso la base. Il nome Aster, ad ogni modo, resisterà perché ben note piante da giardino rimangono nel genere, in particolare Aster amellus e i suoi ibridi, con A. thomsonii e A. x frikartii, così come l'alpestre A. alpinus.
Potremmo tutti rifiutarci di adottare questo cambiamento? Il NATAG avrebbe potuto raccomandare di mantenere tutto sotto Aster. È un'opzione ed è ciò che è stato fatto negli ultimi vent'anni da quando il cambiamento fu proposto. Ma gran parte del mondo botanico sta adottando Symphyotrichum; i nuovi grandi consorzi botanici del mondo, dal Nord America alla Cina, hanno già adottato il nome.
Il mondo botanico e quello orticolo finirebbero per usare nomi diversi per la stessa pianta - e i giardinieri si ritroverebbero a comprare due piante con nomi differenti senza rendersi conto che sono la stessa e medesima pianta.

Vantaggi per i giardinieri

Come risultato, dal 2015 le pubblicazioni RHS useranno il nome Symphyotrichum per i settembrini e le specie imparentate. Nonostante l'iniziale disagio, questo cambiamento porterà benefici ai giardinieri. Sapere che le piante sono strettamente imparentate ci dice che esse hanno caratteristiche in comune. Ciò può aiutare a capire le esigenze di coltivazione, a dare il nome a piante sconosciute, a identificare specie non testate con le quali possono essere ibridate. Non può comunque rendere Symphyotrichum più facile da pronunciare o da ricordare, ma ci sarà di conforto sapere che svilupperemo una miglior comprensione delle nostre piante.