di
Alessandra Signorelli (Giardinaggio, aprile
2007)
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Se
la vostra idea di collezionista di rose è ancora
legata all'immagine di un'innocua vecchietta, molto
posata e molto british, allora non avete conosciuto Vittorio
Ducrot. Giramondo per passione e per lavoro,
il "nostro" è un vero Indiana Jones
della botanica, sempre in viaggio alla scoperta di
paesi lontani e affascinanti e delle loro rose più preziose. |
Pensate
a un collezionista di rose nel senso più classico
del termine e, sul vostro schermo mentale, apparirà un'arzilla
vecchietta dai capelli azzurrati, brandente forbici
da potare e un cestino di vimini, che vaga in un impeccabile
giardino, seguita da uno scodinzolante Yorkshire Terrier che,
dopo una riassettata qua e là, si rifugia in casa per
una bella tazza di English Breakfast Tea. Vittorio
Ducrot,
non solo per ovvie ragioni, è lontano anni luce da questo
cliché. Questo distinto signore che incontriamo
oggi a Roma, negli uffici de I Viaggi dell'Elefante, il prestigioso
operatore turistico che ha fondato nel 1974, è piuttosto
un Indiana
Jones della botanica.
Un "cacciatore di rose" come
lo ha definito Ippolito Pizzetti nell'introduzione di "II
Giardino delle Rose": il volume che illustra la stupefacente
collezione di più di 750 varietà di rose appunto,
custodita nella tenuta dei Ducrot in Umbria, sopra il lago
di Corbara.
Una collezione nata così: "L'idea di
un giardino di rose è venuta a mia moglie Isabella,
che è pittrice, nel 1978, quando acquistammo questo
pezzo di terra.
Nel
tempo questa passione si è coniugata
con la mia attività di organizzatore di viaggi. Dovunque
andassimo, dall'Himalaya al Karakorum, al Turkmenistan.
all'Uzbekistan, al nord dell'Iran o all'Arzerbajan. cercavamo
un esemplare nuovo che arricchisse la nostra collezione.
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Giraldii |
Altissimo |
Fetida Persiana |
Le rose selvatiche costituiscono il nucleo più prezioso
del nostro giardino. Oggi possediamo circa 160 tipi di
queste rose spontanee o botaniche, che fioriscono solo una
volta
l'anno."Ma questi esotici fiori di montagna, come
si adattano alla campagna umbra? "Si acclimatano
perfettamente. Il mio lavoro si basa sulle talee ma soprattutto
sui semi,
che porto dall'Asia Centrale, dalle province dello Yunnan
o dello Schezuan in Cina, dalla Siberia, e dalla penisola
di Kamcatka, in Russia, sopra il Giappone".
Parla
dei pizzi più remoti del pianeta come del cortile
di casa Vittorio Ducrot, un uomo con il viaggio nel DNA. "Sono
nato viaggiatore. Mia madre era americana e mi portò per
la prima volta a New York con la traversata inaugurale
del Rex nel 1933, perche mio nonno arredava i transatlantici
della futura Compagnia D'Italia" ci racconta divertito.
"Da
allora ho viaggiato costantemente, imparando, da bambino,
l'inglese il francese e lo spagnolo. Dopo essermi laureato,
per la mia conoscenza delle lingue, fui assunto alla compagnia
aerea KLM, dove organizzavo viaggi pe i clienti. Quando
ho voluto mettermi in proprio era logico che aprissi la
mia agenzia".
Tornando
alle rose, perchè le cerca specialmente in Asia? "Dopo
aver esplorato mezzo mondo, ho sviluppato una predilezione
per l'Oriente, e per l'India in particolare."
Il primo
viaggio alla ricerca della rosa perduta? "Nel '91
nella valle del Kashmir, a 1700 metri, un vero paradiso per i botanici,
in compagnia di Ippolito Pizzetti. Raccogliemmo la Laevigata
e la Foetida Persiana (che si, è vero,
puzza)."
Da
allora i viaggi "botanici" si susseguono, corredati
da divertenti episodi e eccitanti scoperte. "In
Yemen, nel '93. prima che cominciassero a sequestrare i
turisti stranieri, nella città di Shibam ci sono
piovuti addosso petali di rosa dalle finestre; scoprimmo
poi che era una
festa di matrimonio. Nel luglio scorso invece, in Tibet,
ci siamo
imbattuti in un lussureggiante cespuglio di rosa
Pendulina a 5000 metri di altezza: come un'apparizione,
lì dove
non cresce nulla."
Ma quale rosa, nel suo giardino. è la
più' bella del reame? "Non esiste una rosa
più bella,
ma solo quella che piace di più al momento. Oggi,
forse, preferisco la Park's Yellow Tea Scented China. Joseph
Park
era un giardiniere inglese che fu mandato a Pechino all'inizio
dell'Ottocento presso il console britannico; trovò questo
esemplare in Cina e lo portò ai Kew Gardens di Londra." E
lei l'ha acquistata a Londra o in Cina?" Che domanda,
dalla Cina scommetto. "No, corregge lui, dallo Yemen." Naturalmente.