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A
Courson , edizione 2001, con Lindera obtusiloba specie
per cui ha ottenuto l'ambito premio al merito. |
Ci
sono notizie che non vorremmo mai ricevere, fatti che facciamo
fatica a pensare siano accaduti. Così è stato
per me quando una e-mail mi ha avvisato della scomparsa di
Ivano. Non riuscivo a crederci.
L'avevo conosciuto a Masino, cinque anni fa, quando ci
sono stato per la prima volta. Lui era uno dei "vecchi",
uno degli storici. Ma per me è anche stato il primo
con cui è iniziata una collaborazione: aveva bisogno
di qualcuno fidato per farsi riprodurre delle speciali nuove
varietà di cornus da fiore che aveva scoperto.
Era sempre alla ricerca di piante particolari. Aveva la
curiosità nel cercare una pianta nuova, l'attenzione
nello scoprirla magari nascosta tra altre più vistose
ma meno insolite e l'umiltà nel chiedere informazioni.
Sono queste le vere qualità di un giardiniere.
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a
Masino, edizione 2004, premiato per
la varietà dei
fiori e delle essenze,
per la
ricerca, la dimensione
e la
disposizione
delle piante
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particolare
dello stand di
Masino 2004 - glicini e
cornus
in
primo piano |
Ci eravamo sentiti poco prima del dramma che ha sconvolto
la sua famiglia, ci saremmo rivisti ai primi di maggio
a Masino, come succedeva da qualche anno. Mi ero ripromesso
di fare una chiacchierata diversa dalle solite, perché volevo
scrivere di lui come "giardiniere , un giardiniere speciale,
realizzatore di giardini. Anche la sua clientela, come i
giardini da lui creati era speciale.
Ora mi ritrovo a scrivere di lui al passato, con un ricordo
ben visivo, del suo modo di porsi, di parlare. Penso già con
quanto imbarazzo quest'anno il mio sguardo si fermerà sul
suo stand, sempre caratterizzato da esemplari splendidi
per qualità ma anche per le dimensioni.
La dimensione delle piante, insieme alla rarità, era
il suo chiodo fisso. E' molto difficile avere esemplari di
piante
rare di grandi dimensioni, perché se sono rare
sono anche state introdotte da poco tempo. Ma lui ci riusciva,
grazie a rapporti instaurati nel tempo con i più seri
produttori. Per questo motivo a Masino il suo stand si vedeva
da lontano.
Mi aveva raccontato della sua idea di creare una collezione
speciale di piante da proporre ai suoi clienti. 0vviamente
si preoccupava
anche di sperimentare l'adattabilità delle nuove
piante alle varie situazioni prima di proporle. Mi aveva
da tempo parlato
dell'idea di Raraplanta, ed ha fatto in tempo a realizzarla.
Tutto
era partito da Courson, quando nell'edizione del 2001 aveva
ricevuto
con la la Lindera obtusiloba 'Spring Purple',
una speciale lauracea, la medaglia di merito, il premio
più ambito nella manifestazione più ammirata
e qualificata.
È
riuscito anche in un progetto ben più importante, che
tutti sognamo più o meno inconsciamente: trasmettere
al figlio Roberto la sua passione, la sua professionalità,
e soprattutto la sua disponibilità e umanità.
Il papà era contadino, e Ivano sentiva dei limiti alle sue
iniziative, così in un primo tempo iniziò a
Ferrara una attività di orticoltore, che senz'altro è stata
utile come esperienza; ma non era ancora quella la sua strada.
A 26 anni inizia a lavorare come tecnico in un vivaio,
per passare rapidamente all'attività in proprio,
dove poteva dare spazio alle sue idee, per realizzare
giardini speciali.
Aveva clienti anche in Inghilterra, la patria dei giardinieri,
e questo è indicativo del livello professionale che
aveva raggiunto.
La fine improvvisa lo ha colto in automobile, mentre stava
raggiungendo i suoi operai nell'ultimo speciale giardino che
stava realizzando.
Lascia un vuoto incolmabile nella sua famiglia: Giinetta,
la moglie, preziosa presenza nel vivaio, la figlia Elisa,
e Roberto, che ha il pesante compito di continuare sulla strada
del papà.
Lascia un grande vuoto anche nella piccola comunità dei
giardinieri, quelli veri.
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Ancora
un premio ottenuto per un nuovo Cornus. |