Rami annodati, incrociati, intrecciati: ecco come
la creatività può trasformare
il giardino in un museo vivente di invenzioni fiabesche
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Nodi
e intrecci sono disegni carichi di simbologia in ogni cultura;
anche nell'arte del giardino hanno avuto un ruolo
importantissimo. Le strutture intrecciate di vimini (salice)
e di altri arbusti flessibili sono state usate in orti e
aiuole come elementi di utilità e decorazione, fin
dal Medioevo. Oggi in tutta Europa è rinato l'interesse
per l'intreccio vegetale, celebrato dalle creazioni dei più famosi
garden designer alle mostre mercato più chic in
Francia e in Inghilterra. E c'è anche chi ha ricominciato
a coltivare le diverse varietà di castagno e di salice
da intreccio. Un tempo questi tipi di piante venivano coltivate
appositamente per produrre ramature adatte alla costruzione
di recinti, grigliati, canestri e quant'altro poteva servire
in campagna, ma l'avvento della plastica ha fatto scomparire
gli artigiani capaci di mettere a frutto l'antico sapere
dell'intreccio manuale.
Se l'arte dell'intreccio vi affascina, il luogo da visitare è senz'altro
il Priorato di Nôtre Dame d'Orsan e il suo orto-giardino
risalente al Medioevo, nella tranquilla valle del Berry, in
Francia.
Il fascino di questo luogo deriva dal raffinato incontro tra
passato e presente creato dall'attuale proprietario, l'architetto
e garden designer Patrice Taravella. Insieme al maestro giardiniere
Gilles Guillot, elaborando simbologie, immagini e architetture,
ha riportato a Orsan il senso delle antiche atmosfere dei giardini
monacali e la suggestione di simmetrie, manufatti, trasparenze
e profondità prospettiche, capaci di affascinare il
visitatore e di invitarlo a perdersi in un dedalo di vialetti,
orticelli, aiuole, bordi di lavande e di erbe aromatiche.
Fra le mura possenti a ferro di cavallo del Priorato, il geniale
e dinamico Taravella accoglie i visitatori nella quieta armonia
di questo ambiente raccolto. Tranquillo, sì, ma non
privo di vitalità e allegria, dovute al rigoglio degli
orti fra le belle simmetrie dei giardini, tutti caratterizzati
da straordinarie opere d'intaglio e d'intrecci.
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Anelli
concentrici di castagno intorno agli alberi del frutteto,
come decorazione sorprendente e per offrire una zona
di sosta dove sedersi ad assaporare la quiete e la bellezza
del luogo. |
Un
supporto piramidale in castagno e salice, utilizzato
per sostenere la vegetazione fiorita di un pisello
odoroso, rampicante annuale di rapido e generoso sviluppo.
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Al
Priorato, le opere di castagno intrecciato a mano e di vimini
annodato ad arte formano spettacolari spalliere vegetali,
di diverse altezze. Grazie a questo artificio, Taravella
e Guillot hanno fatto rinascere siepi, nicchie, chiostri,
capanni, orti, cancelli, viali, gabbie, cupole, pergole,
griglie, sedili e canestri, memoria delle miniature mistiche
dei giardini medievali.
L'infaticabile
team di giardinieri entusiasti e competenti, guidato da Guillot,
provvede anche alla manutenzione delle parcelle ortive e del
frutteto, il cui raccolto viene trasformato, nelle cucine del
ristorante del Priorato, in sapienti e squisite ricette per gli
ospiti.
Entrando
nel Priorato si incontra subito
il 'giardino dei semplici', una stupefacente
collezione di erbe aromatiche, tintorie e medicamentose. Di
fronte ad esso, un viale di carpini ad arco, scanditi da
cupole
di pali di castagno incrociati con rigore architettonico,
incornicia il
chiostro con le sue quattro vigne di Chenin
Blanc e le panche protette da una arrotondata cupola
di rami
intrecciati. In
prossimità delle vigne c'è un
altro orto, organizzato intorno a una fontana. Piccole
pergole geometriche,
nicchie di vegetazione e vialetti pavimentati in legno
collegano fra loro i diversi angoli di questo luogo incantevole
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Una
delle cupole in pali rustici, destinate a sostenere la
vegetazione di numerosi rosai creando un elemento
di sorpresa tra le alte siepi sempreverdi potate in forma
topiaria. |
Lavande,
rosmarini, graticci di rose e cupole intrecciate movimentano
il percorso; cancelli (tutti diversi l'uno dall'altro)
si aprono per condurre verso bordure di ortaggi,
insolite aiuole di legumi,
filari di alberi da frutto, sentieri e parterre fioriti.
Nelle pareti vegetali che dividono il Priorato in
tante 'stanze'
all'aperto, Taravella e Guillot hanno scavato finestre
rotonde
che consentono di inquadrare scorci prospettici, ammirando
le vedute dalle ampie e confortevoli panche che inducono
a pigrizia e contemplazione.
Non
manca anche un viale dedicato ai frutti di bosco, bordato
con mosaici di fragole, lamponi, more, ribes, mirtilli.
Ogni coltivazione è delimitata da divertenti spalliere,
diverse l'una dall'altra per intreccio, disegno e materiale
usato.
Racchiuso
da siepi colorate di lillà, mele cotogne e nespoli,
il frutteto del Priorato è organizzato intorno
a tre vecchi peri, dai cui rami penzolano strani nidi
e oggetti particolari oscillanti alla brezza. Curiose
poltrone di rami, disposte all'ombra degli alberi,
inducono a chiedersi se sono in grado di sostenere
il peso di una persona, per rivelarsi poi insospettabilmente
confortevoli.
Accanto al frutteto, vale la pena di spingersi nell'orto degli aromi,
con nove parcelle di zucche di ogni forma coltivate in alti canestri,
fra peri, allori, rosmarini modellati su tutori. Infine, due labirinti
di lavande e di ulivi circondati da anelli di castagno intrecciato conducono
sotto una pergola d'uva. Qui è un bel riposare, seduti all'ombra
della vigna, cullati dal suono della fontana e dal dondolio degli scacciaspiriti
appesi ai rami degli alberi, che rilasciano nell'aria un suggestivo tintinnio.
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L'orto
delle zucche: nove parcelle di uguale dimensione,
sopraelevate e racchiuse da un fitto intreccio.
Ogni parcella accoglie una diversa tipologia di
zucca commestibile e decorativa.
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Usare
l’intreccio : idee da copiare |
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Alcune
idee realizzate al Priorato grazie alle elaborate creazioni
di rami concepite da Patrice Taravella.
Insieme al giardiniere Guillot ha scelto di sorprendere in mille modi, come
dimostrano i giganteschi girasoli alti quasi 3 metri, uno dei cancelli intrecciati
che separano le diverse aree del Priorato, una sedia stravagante e uno dei
sentieri pavimentati con assi di legno disposte con disegno radiale, per assecondare
la dolce curva del percorso fiancheggiato dalla bordura intrecciata
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Intrecci
all’italiana
Grazie al loro aspetto naturale, le strutture in salice sono
perfette per la decorazione di giardini e terrazzi. Sui rami
sottili, ma molto robusti, di questa pianta amante dell'acqua
(il nome salice deriva dall'antico celtico e significa proprio
'vicino all'acqua'), si possono far arrampicare piante annuali
o perenni con vegetazione leggera: ideali le clematidi, le
rose sarmentose a medio sviluppo o le annuali da fiore quali
pisello odoroso, ipomea, nasturzio rampicante. Non richiedono
manutenzione e la forma può essere ideata su misura
per le esigenze specifiche.
Una delle più note artiste-artigiane dell'intreccio
vegetale è la piemontese Anna Patrucco che, partita
dall'arte di intrecciare i cesti, ha sviluppato una serie di
strutture creative per esterni e interni che oggi arredano
molti dei giardini più chic. Oltre alla creazione
di oggetti, ha messo a punto una collezione di specie di
salice,
diverse per forma e colore, in grado di fornire eccellente
'materia prima' a chi desidera cimentarsi nell'arte dell'intreccio.
Informazioni su www.salicintrecciati.it,
e-mail: annapatrucco@libero.it.
Come
e quando visitare il Priorato d'Orsan |
II
Priorato è situato nel villaggio di Maisonnais,
nel Berry (Valle della Loira). È possibile soggiornare
nelle accoglienti camere con vista giardino. Il ristorante,
specializzato in piatti alle erbe e ricette della tradizione
locale, organizza, su richiesta, stages di cucina.
I prezzi: il soggiorno parte da 180 euro a persona per mezza pensione (notte,
colazione e cena). Il ristorante offre menù a mezzogiorno intorno ai
35 euro mentre il menù degustazione serale parte da 60 euro.
La visita ai giardini costa 8 euro adulti, 4 euro bambini;
orario 10-19 tutti i giorni fino a fine ottobre.
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Info: Patrice
Taravella -
Le Prieuré d'Orsan
18170 Maisonnais-
Tel. 0033-2-48
56 27 50
www.prieuredorsan.com
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