Breve guida pratica per erboristi fantasiosi
di Chiara Saccavini
Edizioni Youcanprint - 2016
Chiara Saccavini ritrova la divinità delle erbe,
Creature che offrono all’uomo ben di più
di quanto comunemente si creda o si sappia.
Chiara Saccavini con il libro Breve guida pratica per erboristi fantasiosi (Edizioni Youcanprint, 19,99€) propone una nuova originale ricerca, esattamente un anno dopo quel suo Storie di viole che in breve è diventato un piccolo caso editoriale. Storie di viole, pur senza distribuzione, è andato velocemente esaurito e continua il suo successo, persino all'estero, cosa non del tutto usuale per libri di questa tipologia. Il tutto grazie ad un passa parola tra appassionati, quasi tra “adepti di un culto verde”.
Breve guida pratica per erboristi fantasiosi sembra prendere avvio dalla storia della semplice violetta per condurre l'erborista (ovvero l'appassionato di erbe e non tanto colui che le commercia) dal particolare all'universale.
L'Autrice qui propone una curiosa, godibilissima “summa teologica” su significato, origine, e inevitabilmente uso, di piantine che appartengono alla nostra quotidianità; piantine talmente “normali” che le vediamo e le utilizziamo senza badare troppo a loro, con indifferenza da automatismo, ma che invece sono protagoniste di storie antiche quanto o addirittura più dell'uomo, essendo spesso “erbe divinità” o che delle divinità sono diretta espressione, erbe che secondo la tradizione sono da cogliere e consumare nella preghiera, in accordo con la luna, gli astri, le costellazioni, e solo in quei momenti del giorno e delle stagioni che si sanno essere propizi.
Erbe che crescono libere, ma che possono essere ben coltivate in orti e giardini, consci che questi non sono solo luoghi belli e utili, ma rappresentano il riflesso dell'Anima e l'espressione del Creato.
Erbe semplici, che dall'immensità della Creazione hanno assunto le loro potentissime e poco conosciute (di questi tempi) forze.
Non stupisce quindi se l'Autrice inanella, in modo mai pedante ma anzi emozionante, come fossimo in un racconto fantasy, quella che invece è vera storia, fatta di testi babilonesi, ebraici, indù, citazioni sopravissute, spesso carsicamente, da epoche lontanissime che ci tramandano dettagli preziosi sulle erbe e soprattutto sulle loro virtù. Precisano i loro diretti collegamenti con il Cosmo e lo Spirito. Già un famoso papiro egizio, il cosiddetto Papiro Ebers, abbina dettagliatamente le erbe ad ogni stato morboso, ma si sofferma con altrettanta attenzione sulle formule rituali con cui l'assunzione dell'infuso o del decotto deve essere accompagnata, pena la perdita di gran parte dell'effetto.
Tra Tigri ed Eufrate, troviamo precise indicazioni sulle virtù di oltre duecentocinquanta tra piante ed erbe, note e di uso terapeutico anche oggi. In ambito greco è lo stesso Apollo a svelare le virtù delle piante, ad indicarne la sacralità di utilizzo; piante che recano lo stigma degli dei. Così la semplice celidonia (Chelidonium majus L.), nata dalle lacrime di una Venere affranta per la morte del giovane amante Adone, ha la virtù di curare le pene d'amore; il capelvenere (Adiantum capillus-veneris L.) d'altro canto, poiché richiama la meravigliosa fluente chioma della dea, è un rimedio efficacissimo contro la caduta dei capelli.
Nei millenni la forza di questo universo ha assunto vesti diverse, depurandosi di taluni richiami a divinità incompatibili con il nuovo credo cristiano e assumendo invece assonanze alla Madonna o ai Santi.
Ma la funzione curativa delle piante è solo uno dei temi trattati in questo intenso libro di Chiara Saccavini.
Qui le erbe divengo protagoniste di rituali, di percorsi alchemici. Tra quotidianità e straordinarietà; tra cucina (l'autrice non manca di dare indicazioni, molto precise in merito, tratte da tradizioni spesso secolari se non millenarie) e astrologia. Erbe ed esoterismo, sul filo perfetto di una indagine storica, antropologica, scientifica.
Le erbe, per Chiara Saccavini e per chi prima di lei nei millenni si è accostato a loro con attenzione e rispetto, sono Creature davvero speciali. Vive e sensibili. Gli alberi bisbigliano tra loro e insieme cantano; hanno un'anima divina perché frutto di quel “Dio che è e sarà sempre il primo dei giardinieri e dei coltivatori”.
In questa affascinante ricerca di storie e di significati, Chiara Saccavini spazia dall'Indo al Fiume Giallo, all'Africa, all'America pre colombiana, ai Nativi Americani, per concentrarsi poi sul Bacino del Mediterraneo cogliendo nelle diverse, lontane civiltà assonanze, convergenze potentissime e comuni similitudini.
Nella seconda parte del volume l'Autrice si concentra, in modo preciso e utile su una serie di...erbe. Scelte tra quelle più comuni e più oggi utilizzate.
Ciascuna di loro è oggetto di una sorta di “pellegrinaggio tra radici e sommità fiorite”, un viaggio colto, persino divertito, dentro millenni di sapere.
Dopo aver letto questo libro sarà davvero difficile guardare dall'alto in basso le ortiche, l'aglio, l'origano, il prezzemolo, la salvia, le fragoline di bosco, l'edera e tutto quel piccolo mondo verde che ci passa davanti quasi inosservato. Queste, così come ogni altra pianta, sono il frutto e il concentrato di una potentissima Magia Verde, che è un peccato non saper cogliere.
E che invece non cogliamo semplicemente perché dalla nostra memoria e dalla nostra consuetudine di vita sono scomparse; abbiamo escluso millenni di conoscenze, significati, divinità.
L'invito di questa opera di Chiara Saccavini è a rifare finalmente nostra la potenza di quella “benedetta verdezza” decantata da Santa Ildegarda, non molto dissimile dalla viriditas su cui si sono a lungo concentrati i grandi Alchimisti.
Info e prenotazioni del volume: www.ortofiorito.it - info@ortofiorito.it