L'ibridazione
di rose per climi caldi è essenziale se le rose devono
continuare ad essere il fiore più amato del nostro
mondo. Allo stato attuale, non ci sono in pratica rose adatte
alla coltivazione nelle vaste aree dei tropici o nelle aree
più calde subtropicali, aree in rapida espansione,
ma senza rose. Anche le rose da taglio standard sono generalmente
inadatte alla coltivazione nelle zone calde e molte hanno
uno scarso rendimento nelle aree di montagna che hanno un
gran potenziale per la coltivazione commerciale delle rose.
Molti esperti, ad esempio, Holttum ed Ivan Enoch
(Giardinaggio ai Tropici) e Martyn Ris e Roger Phillips
(Serre e piante da interni, Volume 1) hanno evidenziato
la necessità d'ibridazione di rose per climi caldi,
con l'implicazione di un cambio di rotta nelle ibridazioni
occidentali di rose resistenti al freddo. Non è dunque
sorprendente che con la coltivazione sempre crescente di generazioni
di rose per i climi temperati queste diventino sempre meno
adatte al caldo. Nulla può superare il rendimento in
condizioni di clima caldo delle prime H.T.
FOGLIE
SEMPREVERDI E FRAGRANTI PER LE NUOVE ROSE
Inoltre, l'ibridazione di rose per climi caldi si presenta
con l'affascinante opportunità di fare entrare in gioco
i geni di specie di rose nuove e non usate che presentano
delle caratteristiche
uniche ed auspicabili. Queste specie di rose per climi caldi
hanno un fogliame di straordinaria bellezza, molte sono fragranti,
ed hanno dei comportamenti di crescita che dovrebbero rendere
i loro ibridi più adatti ad inserirsi nei giardini
moderni rispetto alla crescita verticale ed angolare più
rigida delle H.T. da esposizioni. La Rosa laevigata
e la Rosa gigantea e molte altre ancora, sono native
delle zone più calde delle terra, e questo dovrebbe
essere di forte incoraggiamento per gli ibridatori di rose.
Si deve puntualizzare che per l'ibridazione di rose per climi
caldi, il fogliame più ricco e sempre verde, è
un elemento essenziale.
La nuova rosa dovrebbe essere bella anche quando non è
in fiore e dovrebbe essere vista come qualcosa che non sia
fuori posto tra il bellissimo fogliame delle piante tropicali.
Un comportamento di crescita più accettabile, arrotondato,
con ramificazioni libere, anche questo è un criterio
importante, dato che tali rose si inserirebbero meglio nei
giardini moderni dove non sono trattate come aristocratiche
esclusive.
I
CARATTERI DELLA ROSA CLINOPHYLLA E DELLA ROSA GIGANTEA
Si
è fatto uno sforzo per sviluppare tali rose, usando
due specie di rose indiane. Rosa clinophylla (clinofilla)
e Rosa gigantea. Rosa clinofilla è unica
in tutto il mondo delle rose, forse l'unica rosa selvatica
(spontanea) tropicale. Esiste in tre forme, e tutte hanno
la straordinaria caratteristica d'essere semi-acquatiche.
L'ibridazione con queste specie strettamente affini alla Rosa
bracteata, si è rivelata particolarmente difficile
nelle fasi iniziali, ma finalmente si sono coltivate delle
rose dall'aspetto moderno.
Rosa gigantea è davvero l'imperatrice delle rose selvatiche
(Graham Thomas).
E' gigantesca non soltanto per la dimensione dei fiori, sino
a 15 cm in diagonale, ma anche nella crescita. Può
raggiungere sino 15-20 metri mentre si apre la via tra gli
alberi. Ha anche la caratteristica davvero unica di fiorire
in pieno inverno. Il lavoro con questa specie è stato
più facile rispetto al lavoro con la Rosa clinophylla
per il semplice motivo che dato il suo impiego in vari preparati
medicinali, i suoi geni erano già ben delineati.
ROSE
COME ALBERI
In conclusione, vorrei porre nuovamente l'attenzione sulla
necessità di applicare un approccio originale a questo
tipo di coltivazione della rosa. Il pianeta si sta riscaldando
diventando anche più arido. Abbiamo bisogno di rose
in grado di adattarsi a tali condizioni. In una prospettiva
futura, queste rose dovrebbero essere abbastanza piccole da
essere piantate nei moderni giardini ridotti ed anche in contenitori:
esiste anche l'interessante possibilità di coltivare
alberi di rose grandi abbastanza da potersi difendere nella
calura ed aridità estiva.