IBRIDI
SPONTANEI DI PEONIE
di
Gianlupo Osti (Il Giardino Fiorito, giugno 2005)
"La
moralità delle peonie appare piuttosto discutibile.
Sembra quasi che amino la promiscuità sessuale ed abbiano
una certa tendenza a festini orgiastici. Nel Gansu, nella Cina
Nord-Occidentale (volevo visitare la lamaseria di Choni
in cui Joseph Rock, il famoso cacciatore di piante trovò la
peonia poi battezzata col suo nome), mi condussero a visitare
un grande vivaio di peonie arboree che, a detta del presidente
dell’Associazione locale della peonia, era antichissimo,
il più antico della Cina e occupava quel sito da tempo
immemorabile addirittura da prima del 1000.
Mi
condussero a vedere le ultime varietà che contavano
di introdurre sul mercato e quando gli chiesi come le avevano
ottenute, mi risposero che era loro abitudine di raccogliere
i semi delle piante madri che avevano in vivaio e, una volta
avvenuta la fioritura delle giovani piante, selezionare le
varietà migliori, sotto i vari aspetti nonché più corrispondenti
ai gusti correnti. "Non vale la pena di ibridarle
in laboratorio secondo programmi studiati apposta - mi dissero - le
peonie si ibridano fra di loro con la massima facilità, non
c'è bisogno di fecondazione assistita, o programmata".
LE PEONIE ALLA LUCCICA
E pur io, alla Luccica, nel mio giardino sul Lago di Bolsena,
mi sono regolato in conformità e, raccolti un certo
numero di semi, attendo, con pazienza (di media occorrono 5-7
anni), di vederne la fioritura. Quelle che mi piacciono e rappresentano
a mio giudizio un progresso rispetto alle varietà in
commercio che conosco, me le tengo in giardino le altre le
regalo a chi le vuole o le elimino.
Quando
Arabella Lennox-Boyd ha visitato il mio giardino, rimase
particolarmente colpita da un ibrido di P. rockii e
mi rimproverò dicendo
che non era giusto tenermi quelle peonie solo per me e che
le dovevo registrare e far conoscere.
E così ne ho mandato foto e descrizione all'American
Peony Society, che tiene il registro internazionale delle peonie
abbinandovi anche un ibrido di P. ostii, che a me piace particolarmente
e dando a quest'ultima il nome di mia moglie Maria Grazia.
NEL REGISTRO INTERNAZIONALE DELLE PEONIE
Sul Bollettino della American Peony Society, del mese di marzo,
le due peonie vengono descritte come riportato di seguito.
'ARABELLA' (Gian Lupo Osti, Italia, Novembre 2004).
Peonia arborea: Suffruticosa. Ibrido di Paeonia rockii,
ibridazione non controllata. Fiorita per la prima volta nel
2001. Fiori
semidoppi, colore porpora rosa (RHS 75A), petali increspati
con fiamme color marrone-porpora scuro (RHS 187A); 3-4 carpelli,
tomentosi, grigio-verdi con stigma pressoché bianchi
(RHS 157D). Disco ben sviluppato. Produce polline e semi. Sviluppo
eretto fino a circa 1,5-1,8 m. Prende il nome da Lady Arabella
Lennox-Boyd, architetto paesaggista di fama internazionale,
italiana di nascita.
'MARIA GRAZIA
(Gian Lupo Osti, Italia, Novembre 2004). Peonia arborea: Suffruticosa.
Ibrido di Paeonia ostii, ibridazione non controllata.
Fiorita per la prima volta nel 2001. Fiori semidoppi, rosa
conchiglia
(RHS 37C) che si attenua fino a diventare bianchi sui margini
dei petali, 2-3 per stelo; 3-4 carpelli, tomentosi, verdi,
con stigma quasi bianchi (RHS 157 D). Disco ben sviluppato.
Sviluppo eretto fino a circa 2 m. Simile alla specie ma con
fiori più grandi e rosa pallido. Prende il nome da
Maria Grazia Zanelli Quarantini, moglie di Gian Lupo Osti.
'Arabella'
e 'Maria Grazia' sono le prime peonie italiane registrate
nel Registro Internazionale delle Peonie, tenuto dall'American
Peony Society.
Le
peonie verranno propagate e distribuite (a tempo debito)
da Giovanni Buffa nel suo vivaio in Piemonte Cascina
Madonera 32, 10042 Poirino (TO).
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