SHEENAGH HARRIS
ROSE, DAL SUDAFRICA A SAN GIOVANNI
In visita all'impianto dell'ex Opp la presidente della Federazione Mondiale

di Maurizio Lozei (Il Piccolo, 20 maggio 2010)

 

"L'important c'est la rose", cantava Gilbert Bécaud, e di rose importanti, addirittura storiche per la loro provenienza e vetustà, ce ne sono centinaia nel grande roseto del Parco di San Giovanni. Un patrimonio vegetale tra i primi dell'intero Nord Italia. Lo ha confermato Sheenagh Harris, gentile e competente signora sudafricana, presidente della World Federation of Roses Societies, confederazione mondiale delle varie associazioni nazionali che si occupano di rose.

Allo Spazio Villas, Sheenagh Harris ha parlato delle rose coltivate in Sudafrica ma ha anche voluto conoscere il roseto che da cinque anni sta crescendo nel parco cittadino.

Figlia d'arte, la signora Harris continua a curare con il figlio e con un giardiniere il roseto impostato con il marito nella sua   casa   di Johannesburg. «Non si tratta di un vivaio - precisa - ma del nostro giardino privato. Mi sono interessata alla coltura delle rose sin da piccola, e ho continuato a farlo pur dovendo esercitare altre professioni. È una passione che mi accompagna lungo tutta la mia vita». Sheenagh Harris ha sottolineato come le rose impostate nel parco triestino ripercorrano in qualche modo la storia di questa pianta, dall'area a valle, dove fioriscono quelle più antiche, sino a nord con tutti i nuovi impianti impostati attorno allo Spazio Villas e al confine settentrionale del comprensorio.

Nel presentare Harris, il presidente dell Agricola Monte San Pantaleone Giancarlo Carena ha ricordato tutte le tappe che hanno portato alla realizzazione e alla manutenzione di un roseto progettato dall'architetto Vladimir Vremec, che comprende circa 6mila rose per un totale di oltre 3mila varietà. Nella filosofia di cambiamento e di riutilizzo dell'ampio parco voluta dall'ex direttore dell'Azienda sanitaria Franco Rotelli, e sostenuta dalla stessa A.s.s., dalla Provincia e ora anche dalla Camera di Commercio, c'è un indirizzo teso alla creazione di un parco culturale evoluto. «Questo parco in via di recupero - così la presidente della Provincia Bassa Poropat - dimostra come sia possibile il dialogo tra le diverse realtà che vi convivono in vista di risultati concreti».

 

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