RITRATTI DI FAMIGLIA


di Claude e Anne Thoby (Jardins de France, settembre 2005)

 

Camellia reticulata
a fiori semplici rosa


Camellia saluenensis i fiori presentano sfumature diverse di rosa

 

Per iniziare questo numero di settembre 2005 di Jardin de France, dedicato quasi monograficamente alle camelie, due grandi specialisti ci ricordano la scoperta di alcune specie botaniche, che oggi arricchiscono le nostre collezioni e sono alla base di numerosissime ibridazioni che ci permettono di disporre di una così vasta scelta.



Le camelie sono originarie delle foreste della Cina, della Corea, del Giappone e di tutto il sud-est asiatico. In Giappone la camelia japonica è chiamata tsubaki, che significa "l'albero dalle foglie brillanti". Da quelle parti si amano innanzi tutto i fiori a corolle semplici, non ancora del tutto schiusi, e si aprrezza la pianta nel suo insieme, tenendo in conto il fogliame.

Nei tempi passati, le persone preferivano sempre le varietà botaniche più semplici alle varietà orticole più sofisticate. Tuttavia, nel suo libro 'Hyakuchinshu' del 1630, il monaco Sakuden esprime il suo specialissimo entusiasmo per i fiori doppi: "Chi potrebbe sostenere che i doppi sono inferiori?". Riferisce dei colori insoliti dei fiori azzurri, neri e gialli, esclamando: "La nostra gioia è grande perché finalmente ci siamo riusciti".

In occasione del congresso dell'International Camellia Society tenutosi a Kyoto nel 1980, Yoshiaki Ando concluse nella sua conferenza: "E' deplorevole che non si sia conservata la totalità di questo antico patrimonio". In questa parte del mondo si amano sempre i fiori semplici.

In Europa avviene il contrario. Consultando la celebre opera dell'abate Berlèse "L'iconografia del genere Camellia" realizzata nel 1841-1843, vi si trovano praticamente solo fiori doppi o semidoppi. I cataloghi orticoli di oggi presentano sempre una maggioranza di fiori doppi. Tuttavia, da una buona ventina d'anni la tendenza sta pian piano invertendosi.

Ecco la descrizione di alcune specie botaniche che, riteniamo, rivestano un grande interesse per il futuro. Senza dimenticare comunque tutte le acquisizioni del passato, come la Camellia japonica 'Alba Plena', la prima introdotta in Europa via Inghilterra nel 1792: è quella che indossava Marie Duplessis (il vero nome della signora delle camelie) ritratta da Vienot. Camelia japonica

 

La Camellia japonica specie è originaria delle foreste del Giappone e della Corea. E' sconosciuta allo stato spontaneo in Cina. Questa camelia ha fiori semplici rossi, molto raramente bianchi. E' un albero di circa 10 metri di altezza, che fiorisce da ottobre ad aprile. Può resistere a inverni rigidi, con temperature da -15°C a -20°C, in periodo di dormienza assoluta.

Percorrere la foresta selvaggia, inoltrarvisi lungo il fiume Sakura, vicino a Kyoto, fu per noi un piacere inaudito. Ne sognavamo da molto tempo e abbiamo potuto finalmente fissare su pellicola la Camellia japonica specie, e lo stesso ramoscello fotografato ha ben voluto accompagnarci fino a Nantes e ivi mettere radici. La discendenza della specie japonica è impressionante. E' all'origine di tutti gli splendidi fiori di oggi. La Camellia japonica è di gran lunga la più venduta al mondo.



Camellia japonica ssp. rusticana viene dalle montagne del centro e delle coste settentrionali e occidentali dell'isola di Honshu (Giappone). I fiori di questa sottospecie sono semplici e rossi. Le foglie sono molto belle, venate e seghettate. Il portamento è arrotondato, con rami flessibili, il che consente di sopportare la neve la cui spessa coltre supera a volte i 2 metri di spessore. Il suo nome di 'camelia delle nevi' non le dà necessariamente carattere di rusticità. Non appena la neve si scioglie, si mette a fiorire simultaneamente e abbondantemente. Una cultivar di C. rusticana 'Botan-Yuki' ha un colore curioso, difficile da descrivere, tra l'incarnato, il rosa e l'albicocca.

Camellia japonica di Higo è una selezione fatta nel corso degli anni dai samurai, tra la specie japonica e la sua sottospecie rusticana. Higo è l'antico nome della prefettura di Kumamoto. I fiori sono grandi, semplici, quasi sempre di colore uniforme. I petali circondano un'imponente corona di stami da cui si eleva il pistillo. Questo fiore è simbolo di cuore generoso. In Giappone questa camelia è frequentemente utilizzata nei bonsai.

Camellia sasanqua è nativa del sud del Giappone (Kyushu et Shikoku). La specie botanica ha fiori semplici, bianchi o rosa. Le cultivar di Camellia sasanqua e delle specie sorelle C. hiemalis e C. x vernalis con i loro piccoli e numerosi fiorellini, generalmente semplici e profumati, assomigliano a rose eglantine. Al minimo alito di vento, i petali si staccano e volano come farfalle posandosi al suolo. E' una meraviglia di fascino e semplicità. Fioriscono molto presto, certune da metà settembre e fino al mese di dicembre, addirittura febbraio e marzo nel caso della C. hiemalis e della C. x vernalis. Hanno l'immenso vantaggio d'essere meno esigenti sulla natura del suolo e di amare il sole. Sono molto belle sotto il possente sole californiano. Da noi sono perfette per la formazioni di siepi, che possono anche essere tagliate meccanicamente.
Talune cultivar molto arrotondate, perché di lenta crescita, sono eccellenti per gli amanti dell'arte topiaria. Ci ricordiamo di un sentiero di C. sasanqua serpeggiante in una rada pineta. Tutti i suoi fiori profumati, di vari tipi di tinte pastello, brulicanti di api e di uccelli canori, erano uno spettacolo poetico. Inoltre la fioritura di questi begli arbusti è così generosa che ci si può permettere di raccogliere lunghi rami ancora in boccio, per guarnire i vasi di casa.

Camellia reticulata è una specie originaria dello Yunnan, in Cina. Fu introdotta in Inghilterra solo nel 1924 da Forrest, mentre la cultivar portata dalla Cina dal "Capitano Rawes", e che porta il suo nome, arrivò già nel 1824. Il fiore della specie botanica è semplice, rosato. Le foglie lunghe sono fortemente venate, reticolate e seghettate. E' un piccolo albero dinoccolato, il che spiega la difficoltà di una potatura di formazione da giovane. Fiorisce da gennaio a marzo. La sua ibridazione con C. japonica gli porta in eredità una buona resistenza al freddo, come nel caso di 'Royalty' dai grandi fiori semidoppi, rosso vellutato. Tutte le cultivar e gli ibridi di C. reticulata producono grandi fiori sontuosi, dai petali ondulati.

Camellia saluenensis viene dal sud della Cina (Yunnan e Szechuan). Semi raccolti dal cacciatore di piante Forrest sono fioriti per la prima volta a Kew in Inghilterra. Questa specie ha fiori semplici, di toni diversi di rosa. Gli stami giallo pallido maturando diventano giallo ambra. Le foglie sono molto belle, finemente dentellate e constolute, verde scuro opaco. Fu incrociata con successo con C. japonica, da cui è nato per esempio il famoso ibrido 'Donation'. La Camellia saluenenCamelia cuspidatasis (così come i suoi ibridi) ha il vantaggio di necessitare di meno calore e meno sole per formare i bocci. E' molto fiorifera, da febbraio ad aprile.

Camellia cuspidata è originaria del centro e del sud-est della China, dove è chiamata "Tè delle montagne a foglie acute". I fiori semplici sono bianchi e molto piccoli. Gli stami hanno antere giallo arancio e filamenti bianchi. Le foglie sono verde oliva scuro, lunghe e strette. La fioritura è molto abbondante da febbraio ad aprile. Ibridata con C. saluenensis da J.C. Williams ha prodotto la graziosissima cultivar 'Cornish Snow'. Una semina di C. cuspidata ha dato il bell'ibrido 'Spring Festval' dal portamento colonnare.

 



Camellia rosaeflora proviene anch'essa dalla Cina. Fiorisce da gennaio a marzo. I fiori rosa sono semplici, piccoli e campanulati. Le antere gialle sono portate da stami dai filamenti bianchi. Cresce più o meno orizzontalmente. La varietà 'Cascade' ha rami penduli.



Camellia pitardii
, che viene dal sud e dall'ovest della Cina (Yunnan, Szechuan, Kwangsi) ha fiori semplici, di diverse sfumature che vanno dal rosa al bianco. Le foglie sono molto belle, finemente seghettate e nervate, di un bel verde opaco. La fioritura va da gennaio a marzo. La specie C. pitardii è attualmente utilizzata per la ricerca di ibridi con fiori miniatura, specialmente in Nuova Zelanda, mentre la C. pitardii var. yunnanica ha potuto essere ibridata con C. reticulata, C. japonica, C. saluenensis. Entrambe hanno già dato i begli ibridi 'El Dorado', 'Nicky Crisp' e 'Snippet'.

 


Camellia tsaii
, originaria della Cina (Yunnan), della Birmania e del Vietnam, ha piccolissimi fiori bianchi semplici, molto profumati. Gli stami hanno lunghi filamenti bianchi e antere giallo oro. Le foglie sono lunghe, strette, dai bordi ondulati, leggermente seghettate, di tessitura molto leggera e di un bel verde chiaro luminoso. I germogli primaverili sono rosso mattone. Questa graziosissima specie cresce nei boschi cedui e ai bordi delle foreste. Dei semi furono inviati in Inghilterra dal grande cacciatore di piante Forrest. Tutte le C. tsaii coltivate in Europa provengono da questi semi. Il piccolo e gracile arbusto, dal portamento leggermente ricadente, dal fogliame molto bello, dai fini rami coperti di fiori leggeri, a coppa, è affascinante. Meriterebbe di essere coltivato in vaso, all'ombra leggera e al riparo dal vento. La fioritura ha luogo da febbraio ad aprile. L'ibridazione con C. rosaeflora ha dato la bella piccola cultivar 'Baby Bear'.

 

Camellia lutchuensis è originaria delle isole del sud del Giappone (Okinawa e Iriomote). Le prime piante sono state raccolte nel 1887. E' un bell'arbusto dal portamento compatto e a foglie molto piccole. I giovani germogli primaverili sono color corallo, i fiori molti piccoli, sono semplici, bianchi e molto nettamente profumati. E' molto utilizzato per l'ibridazione nella ricerca di camelie profumate. Il dott. Ackerman dell'Arboretum di Washington, è autore di due begli ibridi:
- 'Fragrant Pink' (C. japonica ssp. rusticana x C. lutchuensis), dai piccoli fiori a forma di peonia, rosa vivo salmonato. Le foglie molto seghettate germogliano in primavera in un bel rosso corallo e rosso mogano. Fioriscono da novembre ad aprile.
- 'Cinnamon Cindy' (C. japonica x C. lutchuensis), dai picolissimi fiori peoniformi. Il boccio rosato si apre bianco rosato. Fioriscono da novembre ad aprile.




Camellia fraterna
è originaria del centro e dell'est della Cina. E' un piccolo albero di 7-8 metri di altezza, che si trova sui pendii rocciosi. Questa specie, scoperta nel 1701, fu importata negli Stati Uniti solo nel 1948. C. fraterna ha piccoli fiori bianchi semplici, profumati. Gli stami hanno filamenti bianchi e antere giallo oro. Le foglie sono piccole, strette, portate su steli pelosi. Abbiamo ricevuto un campione da Taiwan dove cresce in una foresta naturale, a 1000 metri d'altitudine. In primavera i giovani germogli sono rossi. 'Snow Drop' è una cultivar nata dall'ibridazione tra C. pitardii e C. fraterna.

 

 

Camellia tenuifolia proveniente dal sud della Cina e da Taiwan ha fiori bianchi molto piccoli, i cui petali hanno i bordi molto arrotondati. Gli stami hanno filamenti bianchi e antere gialle. Sono leggermente profumati. La fioritura va da settembre a novembre-dicembre. Le foglie ellittiche sono di un bel verde brillante. La pianta è di buon vigore e si comporta bene anche coltivata in vaso.

Camellia miyagii, del sud del Giappone (isole di Okinawa e d'Iriomote), è un arbusto che in natura può raggiungere i 5 metri di altezza. I fiori bianchi sono semplici e piccoli. I petali sono lunghi e spesso di dimesioni diverse. Gli stami, profumati, sono molto leggeri, in mazzetto aperto, con filamenti e antere giallo chiaro. Le foglie sono piccole, di un bel verde deciso.
La tessitura delle foglie è molto simile a quella della C. oleifera, ma i fiori assomigliano piuttosto a quelli della C. sasanqua. La fioritura è precoce, da ottobre a febbraio.

Camellia transnokoensis è originaria di Taiwan, dove la sua presenza è comune nelle foreste a più di 1000 metri di altitudine. E' un arbusto di 5 metri dai rami molto sottili. L'estremità dei bocci fiorali è rossa. I piccoli fiori bianchi, semplici e campanulati, s'inseriscono lungo i rami. Conservano una punta di rosato sui petali. Gli stami hanno filamenti bianchi e antere giallo vivo. La fioritura va da febbraio ad aprile. Le foglie sono piccole, di un bel verde brillante e i giovani germogli sono rossi. E' una specie dal fogliame denso, molto interessante per la coltivazione in vaso. Gli orticoltori iniziano a interessarsi alla sua ibridazione. 'Sweet Jane' è l'ibrido di una cultivar di C. japonica con C. transnokoensis.

 

 

Camellia granthamiana viene da Hongkong e dai Nuovi Territori. Fu scoperta nel 1955 da Lord Grantham che gli dette il suo nome. Scoperta felice che gli orticoltori proteggono. In effetti, questo piccolo albero di 4-5 metri di altezza sta diventando raro in natura, l'urbanizzazione galoppante gli lascia poco spazio. C. granthamiana ha fiori bianchi, semplici e molto grandi, dai petali goffrati e ricurvi, con un ciuffo di stami giallo vivo. I boccioli hanno calici molto spessi, a scaglie grigie. Le grandi foglie sono vistosamente costolute e reticolate, di un verde molto scuro, poco seghettate. Il legno è grigio. La fioritura è precoce, da ottobre a dicembre. La sua ibridazione con cultivar di C. reticulata promette di essere fruttuosa. Ha già dato 'China Lady' e 'Lois Shinault'.

 

Abbiamo la fortuna di conservare due altre specie divenute rare a Hongkong:
- Camellia hongkongensis ha fiori rossi, semplici e campanulati. Le foglie sono lunghe e rosse da giovani, verde brillante a maturità. E' un albero di 10 metri, dal portamento eretto e dalla fioritura tardiva. Questa camelia si comporta come una pianta subtropicale.
- Camellia crapnelliana ha fiori grandi e semplici, con un grande ciuffo di stami giallo oro. Le foglie sono grandi e larghe, verde chiaro, poco seghettate. Il legno è color cannella. Fioritura precoce, in novembre e dicembre.
- Camellia oleifera
ha un areale di distribuzione molto esteso: si trova nella Cina orientale, centrale, centro-occidentale e meridionale, ma anche a Formosa, in Vietnam, in Tailandia e nell'India nord-orientale. In ragione del suo habitat tanto ampio, la specie è molto variabile. A lungo è stata confusa con C. sasanqua. E' d'altronde sotto questo nome ch'essa fu descritta nel 1793. E' un albero di 7-8 metri di altezza. La specie è coltivata in Cina e nel sud-est asiatico per produrre un olio di grande qualità, estratto dai semi e utilizzato in medicina, in cosmetica e come prodotto alimentare in cucina. I fiori bianchi sono piccoli, semplici e profumati. La fioritura va da ottobre a gennaio. Le foglie, molto variabili, cuoiose, sono verde scuro nella pagina superiore e verde chiaro nella pagina inferiore. E' stata ed è molto utilizzata dal dott. Ackerman per creare ibridi resistenti al freddo, come 'Frost Prince' (C. hiemalis x C. oleifera) e 'Frost Princess', 'Polar Ice' e tutta la serie delle 'Winter's'.
Una cultivar fu portata dallla Cina da Fortune e introdotta in Francia nel 1850. Porta il nome di 'Jaune': è la 'Yellow Camellia of Fortune' a fiori bianchi, semplici, a forma di anemone, con un ciuffo di stami petaloidi e di stami gialli.

 


 

Camellia amplexicaulis, scoperta in Indocina vicino ad Hanoi dal botanico francese Pitard nel 1916, reintrodotta in Francia al vivaio botanico di Gaujacq nel 1993. I fiori semplici a forma di loto vanno dal rosa vivo al rosso, con venature più nitide e leggermente orlate di bianco. Un grosso ciuffo di stami è incassato nel cuore del fiore. Le foglie larghe molto grandi e rotonde, costolute, finemente seghettate, verde scuro, senza picciolo, abbracciano lo stelo dei fiori. E' una specie sconosciuta in natura. I monaci buddisti proteggono questo piccolo albero di 3 metri che si trova sempre nei pressi dei templi. I suoi fiori servono alla festa del Capodanno vietnamita. Sono scolpiti sui templi del Vietnam del Nord, nei pressi della frontiera cinese.

Camellia chrysantha fu scoperta nel sud della Cina nel 1965. E' originaria delle valli coperte di foreste del Gwangxi. Fu introdotta in Giappone da Yoshiaki Ando nel 1978, proveniente dall'Istituto botanico di Kumming. Una preziosa piccola talea ci è stata offerta nel 1980 dal signor Ohta, orticoltore di Kumamoto, altre due ancora dal dott. Ackerman nell'estate del 1983. Questa camelia dai fiori d'oro suscitava molte brame: una persona indelicata prese surrettiziamente la nostra prima Camellia chrysantha in fiore! In seguito l'Istituto botanico di Kumming ci inviò dei semi di C. nitidissima, il nuovo nome della Camellia chrysantha, la quale diventa una sezione che ingloba diverse camelie dai fiori gialli finora scoperte. Ma a Kumming ci è stato raccomandato di mantenere questo nome di Camellia chrysantha fintanto che tutti i botanici non si mettano d'accordo! In effetti la Camellia chrysantha ha già una sorella dalla tinta ancora più gialla , chiamata Camellia chrysantha forma longistyla.
La specie chrysantha ha fiori semplici, d'aspetto ceroso, giallo puro. Gli stami sono numerosi, di color arancio. Le foglie lunghe, d'un verde brillante, hanno vistose venature e nervature. Fiorisce da dicembre a marzo. La sua coltivazione è ancora sperimentale ma sappiamo che ha bisogno di una copertura di notevole spessore.

Camellia sinensis, Linneo 1753 ( Thea sinensis, Kaempfer 1712) è originaria di Cina, Corea, Tibet, Formosa. E' un arbusto coltivato in tutta l'Asia per la produzione del tè. I suoi fiorellini bianchi sono profumati. Le piccole foglie, di un verde più o meno scuro, sono molto seghettate.

Camellia sinensis var. assamica ha fiori bianchi profumati e foglie grandi. E' un albero originario di Cina meridionale, Vietnam, Laos, Tailandia, Birmania, Assam... e che fu introdotto a Ceylon. L'area di distribuzione della C. sinensis è molto vasta, il che spiega la diversità di forme e colori delle foglie e forse il vigore e la rusticità.

Tutte queste specie arricchiscono oggi le nostre collezioni. Sono preziose per le ibridazioni del futuro. Se i fiori sono talora discreti, il fogliame è spesso molto attraente. Talune portano il profumo, altre la resistenza al freddo o al caldo, con la speranza di trovare un giorno nuove tinte. Il tutto per ottenere piante solide e attraenti. E' il sogno di tutti i ricercatori di ieri, di oggi e di domani.