|
|
|
|
Roses d'Orléans
La rinascita
di Isabelle Ebert-Cau - foto di Didier Branche (L'Ami des Jardins, giugno 2010)
traduzione di Mariangela Barbiero
|
Riunite nel roseto Jean Dupont, queste rose sono state salvate dall'oblio da un pugno di appassionati che non faranno fatica a farvele amare. |
‘Ghislaine de Féligonde’, ‘François Juranville’, ‘Albéric Barbier’, ‘Albertine’... Se siete anche solo un poco amanti delle rose, questi nomi vi diranno senz'altro qualcosa.
La prima passa dall'albicocca al bianco crema, la seconda ha un profumo di mela, le due seguenti sono tra le più belle rampicanti del mondo. Il punto in comune di queste rose sublimi, dalle tinte tenui, è di essere nate nella regione d'Orléans in un periodo in cui la Francia contava ancora centinaia di rosaisti. In effetti nel XIX secolo, a seguito dell'impulso dato da Joséphine de Beauharnais e dal suo famoso roseto della Malmaison nonché dalla grande diffusione delle incisioni di Redouté, numerosi collezionisti s'infervorano in questa nuova passione.
Il Lionese, l'Angioino, la Brie, la Costa Azzurra, diventano "terre di rose", ciascuna con la sua specificità: rose da giardino, da taglio, profumate... A Orléans ci si specializza nelle rampicanti ibridi di wichuraiana e nelle piccole poliante. Saranno così create più di 600 varietà tra il 1819 e i nostri giorni, la più antica probabilmente di Monsieur Mauget, al quale si devono nomi evocatori come 'Belle d'Orléans' e 'Triomphe d'Orléans'. Nel corso del XIX secolo Dauvesse, Baron-Veillard, ma soprattutto Vigneront padre e figlio, produrranno numerosi rosai rifiorenti (in giugno e settembre), come 'Dames Patronnesses d'Orléans'. All'inizio del XX secolo, Barbier ('Albertine', 'Léontine Gervais') e Fauque ('Aviateur Blériot') creano un gran numero di magnifiche rampicanti, mentre Eugène Turbat e Levalvasseur lavorano al perfezionamento di rosai a fiori piccoli ('Yvonne Rabier', 'La Rosée', 'Gloire d'Orléans', 'Jeanne d'Arc'). Più recentemente, Marcel Robichon e Raymond Gaujard mantengono accesi gli ultimi fuochi di una passione che non chiede che... di rinfocolarsi.
La storia in verità ama molto i corsi e ricorsi. Dopo un lungo sonno disturbato dalla riscoperta delle rose antiche a opera di André Eve, Orléans cerca nel 1995 di riunire 'i suoi' rosai in un angolo del parco Léon Chenault. A partire da una lista di 200 nomi compilata da Marcel Turbat, per ritrovare le varietà scomparse, le ricerche si orientano verso i roseti di l’Haÿ e di Sangerhausen in Germania. Nel roseto Jean Dupont, dove sono coccolate dal servizio del verde pubblico, le poliante vengono piantate in gruppo di 5 esemplari, le rampicanti in numero di 3.
E' là che s'incontrano Francia, Philippe, Nathalie, Bruno, Véronique... il giorno del concorso delle rose antiche che organizzano ogni anno. La loro passione comune si espande. Chi banchiere, chi vivaista o segretaria o pensionato, passano il loro tempo libero a spulciare i vecchi cataloghi, a identificare e conservare questo patrimonio commovente e fragile. Instancabili fanno rinascere per noi i vecchi ibridatori e gli aneddoti legati ai nomi delle varietà, si regalano la gioia di averne recuperata una, parlano di giardini e di rose... sotto l'occhio fiorito del loro rosaio mascotte 'Enfant d'Orléans'.
'Blanc Pur'
(Mauget,
1827)
E' il decano del roseto con
le sue 173 primavere!
|
'Bonfire'
(Turbat,
1928)
Ibrido di wichurana,
raggiunge i 3-4 m di altezza. La sua lunga
fioritura in maggio-giugno
orna superbamente
il pergolato. |
'Maxime Corbon'
(Barbier, 1906)
E' mirabile per le sue tinte
cangianti e il suo piacevole
profumo. |
Yves Dupont, Kamano Maçon, Bruno Robichon, Philippe et Nathalie Charrier, Francia Thauvin, Jean Turbat, Marie-Pierre Avril. Seduti: Rose-Marie Bourdaud, Xavier Dupont.
L'Association des amis des roses orléanaises, che conta oggi un centinaio di aderenti, è stata creata nel 2004 attorno a un gruppo di appassionati di rose. Molto presto la vivaista Francia Thauvin ne diviene il motore primo e il collegamento tra i discendenti dei rosaisti sempre attivi e i nuovi appassionati. Il loro obiettivo: ricercare, repertoriare e conservare le rose ottenute a Orléans e nella sua regione. Organizzano corsi di potatura delle rose, visite ai giardini e due mercatini di scambio di piante.
Il loro bollettino è una miniera di informazioni sulle rose antiche.
•Association des amis des roses orléanaises,
Maison des associations,
46 ter, rue Sainte-Catherine,
45000 Orléans. Tel. 0632864683
•Roseraie Jean Dupont, dietro la chiesa Saint-Marceau, 45000 Orléans.
Tel. 0238240505 (Office de tourisme)
Dove trovare le rose d'Orléans?
Roses Francia Thauvin
345, rue des Pépinières,
Domaine de Cornay,
45590 St-Cyr-en-Val.
Tel. 0238638523 |
'Francis'
(Fauque,
1909)
E' un'eccellente rampicante
(fino a 5 m). Fiorisce
generosamente e non
s'ammala mai.
|
'Violette'
(Turbat,
1921)
Si arrampica fino a 4,50 m.
Ha il colore più affascinante
di tutto il roseto.
|
'Perle Orléanaise'
(Duveau, 1913),
Un piccolo gioiello delicatissimo
che si ha voglia di mettere
vicino a casa.
|
'Mr Jules Lemaître'
(Vigneron, 1890),
Una rifiorente
il cui profumo di
rosa tè è stordente |
'Paul Transon'
(Barbier, 1900),
Raccomandata da
Francia,
ha profumo di mela verde.
Dedicata da René Barbier
al suo predecessore,
dal
quale aveva rilevato il vivaio.
|
'Papa Hemeray'
(Hemeray-Aubert, 1912),
Rosa bengalensis: con
i suoi fiori
da rosa botanica
non sfigurerebbe
in
un giardino naturale.
H. 50-60 cm
|
|
Francia Thauvin e
Philippe Charrier
ci svelano la storia e
i tesori del Roseto
Jean Dupont |
|
'Marcel Bourgouin'
(Corboeuf Marsault,
1899)
Una delle ultime "Provins"
nell'era delle rose moderne.
Fioritura unica e profumata.
Fiori a forma di ranuncoli.
|
'Mme Charles Detraux'
(Vigneron,
1895)
Rosa borboniana,
all'antica,
come le amiamo:
doppia,
serrata al centro e
deliziosamente profumata
|
'Blanc Pur'
Come altre rose rampicanti, viene fatta salire su un grigliato e su supporti metallici concepiti allo scopo, che imitano i lavori in vimini. Una volta arrivata in alto, i rami s'inclinano e ricadono a fontana
|
'Climbing Summer Snow'
(Couteau, 1936)
E' una sarmentosa
che
tollera la mezz'ombra.
Produce una quantità di fiori
verdi in boccio che, aprendosi,
diventano bianchi con
sfumature verdeggianti.
|
'Ghislaine de Féligonde'
(Turbat,
1916)
Deve il suo nome a un'eroina della
Prima Guerra Mondiale che ha
salvato il marito
ferito in trincea.
Bellissimi fiori che dal
rosa corallo passano a sfumature albicocca e si spengono nel bianco écru.
H. 2,50-4 m
|
'Henri Barruet'
(Barbier, 1918)
Presenta fiori cangianti,
dapprima color albicocca,
poi rosa chiaro
e
infine crema.
Una vera tavolozza!
H. 3 m
|
|
|
|
|
|
|