SOTTO
I TETTI VERDI SI VIVE MEGLIO
di
Cinzia Toto (Gardenia,
maggio 2006)
Tengono le case fresche d'estate e calde d'inverno, riducono
inquinamento e... sono belli
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Environment Park di Torino |
Trattiene
l'acqua piovana e la rilascia lentamente, riducendo il rischio
di allagamenti in città; tiene gli edifici
più caldi d'inverno e più freschi d'estate; assorbe polveri, rumori e inquinamento;
migliora il microclima e trasforma i tetti da spazi inutilizzati
in superfici fruibili,
facendo aumentare il valore degli immobili... E, soprattutto,
porta bellezza nelle nostre città. Sono i principali
vantaggi offerti dal cosiddetto "verde pensile",
e cioè da quei tetti che, al posto di essere fatti
di tegole, cemento o lamiere, consistono in prati e giardini.
Diffusissimi
in molti Paesi europei (Germania, Austria e Svizzera soprattutto)
come pure nel mondo (dal 2001 il comune di Tokyio
dà incentivi a chi vi ricorre), i tetti verdi cominciano
a prender piede anche in Italia. "E soprattutto",
spiega Paolo Abram, vicepresidente
dell'Associazione italiana Verde pensile
(www.aivep.org), "entrerà in
vigore entro l'anno una norma Uni che metterà nero
su bianco come va progettato un tetto verde perché funzioni
davvero come copertura di un edificio, quali materiali usare,
con quali
prestazioni...
Finora, invece, ciascuna azienda faceva a modo suo, con risultati
non sempre felicissimi".
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In
Italia una delle realizzazioni più recenti è quella
del Centro di talassoterapia di Castellaneta (TA)
a sinistra: a progettarlo è stato Emilio
Ambasz,
architetto argentino-statunitense tra i più stimati
in fatto di giardini pensili (suo è anche il
palazzo governativo della città giapponese di
Fukuoka, sotto).
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Molto
belle sono poi le coperture verdi dell'Environment
Park di Torino, dell'ospedale di Merano,
della sede Telecom di Ancona. "Molti architetti
italiani si stanno avvicinando a questo genere di giardini",
continua Abram, "perché i loro benefici
sono davvero molteplici. Se poi le nostre amministrazioni
pubbliche si decidessero finalmente a dare qualche incentivo,
come fanno in tante città all'estero, potremmo
senz'altro metterci al passo con il resto del mondo".
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