FIORI
GRANDI E SOLITARI
Per
i Cinesi la Peonia, che dalla Cina origina, è dai tempi
più antichi un fiore tra i più amati, tanto da
riprodurlo ampiamente e da secoli, nell'arte e nella letteratura,
dalla ceramica al tessile ai dipinti, dalla poesia alla prosa.
La fioritura delle peonie viene così ad essere un momento
di gioiosa festa nazionale non solo in Cina, ma anche in Giappone
dove, è tale l'affascinante valore simbolico di Peonia
da farne oggetto di numerose leggende. Ed in effetti, Peonia
affascinante lo è davvero.
Conosciuta fin dai tempi di Omero per le virtù medicinali,
deriva il nome da Paeon, allievo di Esculapio che, con le radici
della specie erbacea, curò Plutone dalle ferite causategli
da Ercole. Sappiamo oggi che le sue virtù sono dovute
alla peonina, alcaloide presente in ogni parte della
pianta, che ha proprietà sedative ma che, nel contempo,
la rende mediamente tossica.
Le prime notizie di questa pianta, appartenente alla famiglia
delle Paeoniaceae, datano in Europa soltanto a partire
dalla seconda metà del XVII secolo, ma solo un secolo
più tardi esplose nel Vecchio Continente la passione
per questi fiori, che iniziarono ad essere raffigurati in ceramiche
e porcellane, di cui si hanno esempi anche al Museo internazionale
della ceramica di Faenza.
Particolarmente ricercate erano le varietà che potevano
ricavarsi da seme, anche se tale metodo di riproduzione non
è tra i migliori per questa pianta. E in effetti, i primi
diffusi ibridi si ebbero soltanto quando fu possibile, alla
metà del 1800, portare in Europa delle piante intere
provenienti dall'Oriente. Erano della specie suffruticosa, arbusti
sia spontanei che coltivati in Cina già da più
di un millennio, e ospiti d'onore nei giardini imperiali, caratterizzati
da fiori grandi con numerosi petali nelle tinte del bianco,
del rosso, e di ogni sfumatura del rosa. Alla fine dello stesso
secolo, grazie a dei semi di P. lutea e di P. delavayi,
raccolti da esploratori sulle montagne della Cina, si ottenne,
presso il Museo di Storia Naturale di Parigi, la prima
peonia arbustiva, a fiore semplice, di colore giallo.
Agli inizi del 1900, nel pieno dell'Art Nouveau, iniziò
in Francia un intenso lavoro di ibridazione tra le specie lutea
e suffruticosa dalle quali si originarono peonie arbustive a
fiori grandi, doppi o semidoppi, in tutte le sfumature del giallo,
del rosso e dell'arancio, tanto da costituire in certi casi
delle preziose collezioni.
Negli Anni Venti, la stessa Francia iniziò ad esportare
molte varietà di peonia verso l'America. Ciò permise
da un lato la loro conservazione, poiché molti vivai
andarono distrutti in Europa a causa delle guerre mondiali,
dall'altro aprì la strada a nuovi ibridi d'Oltreoceano.
Nel 1916 nacque a Minneapolis la Northwestern Peony and Iris
Society. In Inghilterra invece la peonia era già
da decenni di grande interesse in ambito reale ed aristocratico.
Le ibridazioni continuano ancora oggi, con risultati di forme
e colori strabilianti.
La pianta si adatta bene al clima continentale ed ama un terreno
fresco e ben drenato, ma riesce a rivelare anche notevoli capacità
di adattamento a molteplici condizioni. Oltre alla generale
differenza di forma di crescita tra peonie erbacee, spontanee
in Europa, e peonie arbustive, originarie dell'Oriente, si può
dire che colore, presenza o assenza di profumo, grandezza, possono
variare sensibilmente a seconda del sito di coltivazione. È
comunque il Giappone il più grande produttore a livello
mondiale di peonie, mentre la Francia, dove già all'epoca
del Secondo Impero la peonia era di moda, e veniva dipinta da
grandi artisti, come Edouard Manet, resta la sede della più
grande collezione europea.
Anche presso il Civico Orto Botanico di Trieste è
presente una rappresentativa collezione di alcune tra le più
significative specie di Paeonia, delle
quali si avrà la fioritura tra aprile, maggio e giugno.
Vi aspettiamo per ammirare insieme questi fiori grandi e solitari
che, sulla stessa pianta, mostrano ciascuno la propria unica
geometria, diversa da quella degli altri che, tutti assieme,
splendono.
Info:
presso la segreteria del Civico Orto Botanico, via Carlo de'
Marchesetti, 2 - Trieste, dalle 9.00 alle 13.00 da lunedì
a sabato. Telefono 040 360 068 - e-mail: